MANCHESTER UNITED STORY PART 4: SIR ALEX FERGUSON'S ERA

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FRANCESCO TOMMASINI
CAT_IMG Posted on 15/10/2013, 17:42




“Allenare questo club può diventare un’ossessione.” Sir Alex Ferguson

26 anni e mezzo consecutivi in panchina; 38 trofei tra cui 13 Premier League e 2 Champions League, battendo qualsiasi record immaginabile e diventando l’allenatore più vincente della storia del calcio. Per Sir Alex Ferguson allenare il Manchester United era diventata una vera e propria ossessione. In realtà il calcio stesso era stata per lo scozzese un'ossessione fin da quando era un bambino, come dimostra una sua frase: “La gente dice che la mia è stata un’infanzia povera. Non so cosa intendano dire. Certo, è stata dura, ma non era così male. Forse non avevamo una TV. Non avevamo una macchina. Non avevamo nemmeno un telefono. Ma io pensavo di avere tutto quello che mi serviva: avevo un pallone da calcio.” I tifosi dei Red Devils dovranno aspettare quasi 30 anni per tornare a vincere un trofeo importante. L’ultimo Campionato e l’ultima Coppa dei Campioni erano stati vinti negli anni 60, quando c’erano un baronetto scozzese ad allenare e un fenomeno nordirlandese in squadra. Poi il vuoto, a parte qualche FA Cup e qualche Charity Shield. Finchè in panchina non arriva un altro scozzese, anche lui baronetto, a cambiare totalmente la concezione di manager, a rivoluzionare il Manchester United e a segnare un’impronta fondamentale per tutto il calcio che verrà. Burbero, paonazzo in volto, sempre a masticare freneticamente la sua chewing-gum, Sir Alex Ferguson non utilizzava mezzi termini: le cose le diceva chiaramente, e in faccia ai suoi giocatori. Per questo, molte volte ci sono stati dei litigi all’interno dello spogliatoio, e probabilmente è stato anche questo il segreto del suo successo. Perché non era un semplice allenatore, uno che ti impartiva ordini agli allenamenti o in partita e finita lì. Fergie era diventato una sorta di figura paterna per tutti i giocatori che ha allenato, per tutti i campioni che sono passati sotto la sua ala e sono cresciuti con lui. Dai più turbolenti come Cantona e Roy Keane, ai più talentuosi come Beckham e Cristiano Ronaldo. Nessuno ha mai visto crescere tanti campioni come il burbero scozzese. Il 6 novembre 1986 diventa manager del Manchester United e porta subito disciplina nello spogliatoio dei Red Devils. I risultati si vedono: dal ventunesimo posto in cui la squadra era relegata, con Fergie lo United finisce la stagione all’undicesimo posto. Per il primo trofeo bisognerà aspettare il 1990 con la vittoria della FA Cup ai danni del Crystal Palace. Intanto la squadra comincia a rinforzarsi e fanno la loro apparizione i primi campioni. Ryan Giggs, Peter Schmeichel e soprattutto Eric Cantona porteranno lo United alla conquista della Premier League nel 1992-93. Da quel momento comincerà una striscia di successi che non hanno eguali nella storia del calcio. Il vertice sarà raggiunto nel 1998-99, la stagione del Treble, con la conquista di Premier League, FA Cup e Champions League. In particolare la Champions, vinta a Barcellona contro il Bayern Monaco grazie ad una incredibile rimonta nei minuti di recupero, è sicuramente la vittoria più bella mai conquistata dallo scozzese. L'incaricato dalla FIFA per la premiazione racconta di quella sera:"Scesi dalla tribuna circa 3 minuti prima della fine della partita, per avvantaggiarmi. Arrivato sul campo, non capivo: i giocatori che avevano vinto, piangevano, mentre quelli che avevano perso, festeggiavano".
Sir Alex Ferguson si ritira nel 2013. Il momento più emozionante è la sua ultima partita all’Old Trafford quando dopo la vittoria per 2-1 contro lo Swansea, pronuncia un toccante discorso d’addio: “Prima di tutto, voglio dire grazie al Manchester United. Non solo ai dirigenti, non solo allo staff medico, non solo allo staff tecnico, ai giocatori o ai tifosi, ma a tutti voi. È stata l'esperienza più fantastica della mia vita. Grazie. Siete stati di fondamentale importanza. Il mio ritiro non significa la fine di questa squadra. Se ci pensate, i goal all'ultimo minuto, le rimonte e anche le sconfitte, fanno parte della storia di questo club. È stata un'esperienza incredibile gestirlo e voglio ringraziare tutti per questo.”
Finisce così un’era, una delle più belle. Ma sicuramente non verrà mai dimenticata. L’alone di grandezza che ha sempre contraddistinto Sir Alex Fergusone avvolge ancora la parte rossa di Manchester: proprio ieri, il 14 ottobre, gli è stata intitolata una via nei pressi delo stadio. La sua leggenda non morirà mai.
Continua...
 
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