Replying to MANCHESTER UNITED STORY PART 6: ERIC CANTONA – THE KING
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FRANCESCO TOMMASINIPosted: 25/10/2013, 13:30
“Il momento più bello? Ho tanti bei momenti, ma quello che preferisco più di tutti è quando ho tirato quel calcio all’hooligan.” Eric Cantona

Devono passare 18 anni perché Manchester possa veder giocare un campione paragonabile ai livelli raggiunti da George Best. Un altro talento nel 1992 approda nella sponda rossa della cittadina inglese. Nessuno lo sa ancora, ma diventerà il calciatore più amato dai tifosi dello United. L’unico che può battere Georgie e venire eletto dagli stessi fan come “Calciatore del secolo” del club. Viene dalla Francia ed anche lui si differenzia da tutti gli altri calciatori per la sua originalità in campo (gioca sempre col colletto della maglia tirato su); anche lui è genio e sregolatezza: Eric Cantona, il Re. Ai tempi del suo acquisto da parte dei Red Devils è considerato una scommessa azzardata. La sua bravura è indiscutibile, ma la sua fama di ribelle ed indisciplinato lo precede. In Francia si rende protagonista di numerosi gesti di stizza nei confronti di allenatori, arbitri ed addirittura compagni di squadra. Insomma, all’inizio degli anni ’90 il Re è conosciuto più per le risse e le scorrettezze che per i numeri ed i gol sul campo. La scommessa dello United si rivela azzeccatissima e ancora una volta l’autore di uno degli acquisti più importanti della storia del club è Sir Alex Ferguson, che decide di puntare sull’incognita francese. Eric ripagherà con gli interessi la fiducia del manager, ma anche a Manchester la sua personalità complicata ed il suo continuo oscillare fra talento e follia contribuirà a regalare al team gioie e dispiaceri. Le gioie non tardano ad arrivare. Cantona si rivela decisivo fin dalla sua prima stagione in maglia rossa portando lo United alla conquista della Premier League dopo 26 anni di assenza. Nella stagione successiva Eric è uno dei protagonisti del Double, con Premier League e FA Cup che si aggiungeranno alla bacheca dei trofei. Ma cominciano anche i dispiaceri. La stagione 1994-95 verrà ricordata a lungo per una delle follie più famose del mondo del calcio e segnerà la carriera del Re per sempre.
Il 25 gennaio 1995 al Selhurst Park di Londra scendono in campo Crystal Palace e Manchester United. Al 60’ un difensore del Crystal Palace commette l’ennesimo fallo della partita su Cantona strattonandogli la maglietta, l’arbitro non lo ammonisce nemmeno. Il Re decide di farsi giustizia da solo e gli tira un calcio. Il guardalinee è vicino e ha visto tutto, Eric viene espulso. Mentre raggiunge il tunnel per dirigersi negli spogliatoi succede l’irreparabile. Il diciottenne Matthew Simmons scende di corsa gli undici gradini che lo separano dai cartelloni pubblicitari e avvicinatosi il più possibile al calciatore gli urla: “Fottiti e torna in Francia, brutto figlio di puttana di un francese!”. Il Re non ci pensa due volte e lo colpisce con un calcio volante, a cui fa seguire una serie di pugni. Finalmente gli steward riescono a fermarlo e a trascinarlo sotto la doccia, ma ormai il danno è fatto. Eric viene arrestato e condannato a 120 ore di servizi sociali. La sua stagione finisce quel giorno: è sospeso per 8 mesi dal calcio giocato. Pochi giorni dopo l’incidente organizza una conferenza stampa per spiegare l’accaduto. Sarà la più breve della storia, durata appena 30 secondi. Il calciatore si limita a criticare i giornalisti con una sottile metafora: “Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine”, dopodichè ringrazia, si alza e se ne va, lasciando la stampa sbalordita. Ancora una volta il Re stupisce tutti con un suo colpo di genio/follia. L’opinione pubblica si accanirà contro di lui, in molti chiederanno che venga cacciato da Manchester, in molti vociferano di un suo ritiro dal calcio. Eric pensa sul serio di ritirarsi, ma Sir Alex lo convince a continuare e a rimanere con la maglia dei Red Devils. Ancora una volta il manager scozzese ha ragione. Il francese torna a giocare l’1 ottobre 1995 e, naturalmente, a vincere. La stagione si conclude con lo United che diventa la prima squadra inglese a conquistare per due volte il Double, trionfando in Premier League e FA Cup. Ma è nella stagione successiva che il Re scriverà una pagina del calcio degna di essere ricordata per sempre, mettendo a segno uno dei goal più belli mai realizzati nella Premier League (e non solo). È il 21 dicembre 1996 e il Manchester United ospita il Sunderland all’Old Trafford. La partita finirà 5-0, ma è il 40’ e i Red Devils sono avanti soltanto di un gol. Cantona riceve palla a metà campo. È di spalle ed è pressato da due uomini. Con una finta ne ubriaca uno, salta il secondo e si gira. Continuano a marcarlo, Eric con una magia si libera definitivamente del primo uomo, che cerca di falciarlo con un calcione. Il secondo uomo prova a compiere un fallo tattico, ma Cantona si allunga la palla e punta verso la porta. Passa la palla a McClair che gliela restituisce al limite dell’area. Il francese vede il portiere fuori dai pali ed istintivamente prova un pallonetto: tocco sotto e palla indirizzata dritta dritta all’incrocio, sbatte sul palo ed entra in rete. Segue un’esultanza memorabile. Eric si gira a guardare tutto lo stadio con il classico colletto tirato su e alza le braccia come a dire: “Sono io il Re, fate di meglio se vi riesce!”.
Al termine della stagione i Red Devils vincono un'altra volta il campionato, per Cantona è la quarta Premier vinta in cinque stagioni.
Si ritira a soli 30 anni, suscitando scalpore in tutto il mondo. Non è un mistero che un personaggio simile sia rimasto nei cuori dei tifosi dello United che ancora oggi lo inneggiano con cori e birre bevute in suo onore. In onore del Re, l’unico che Manchester abbia mai avuto.

Continua…