| | | Era il Maggio del 2006; il calcio italiano era stato appena scosso dal più grande scandalo degli ultimi 30 anni: CALCIOPOLI. Alcuni dirigenti di svariate società, soprattutto di Serie A, risultano complici di un sistema di pilotaggio di partite attraverso designazioni arbitrali truccate, il tutto capeggiato dallo Juventino Luciano Moggi. In questo clima di devastazione per il calcio italiano, si è materializzato l'avvenimento più emozionante per la mia generazione, la vittoria del Mondiale di Calcio di Germania 2006, da parte della Nazionale Azzurra. Sotto l'egida del POPOPOPOPOOO, o meglio, Seven Nation Army degli White Stripes, lanciata dai tifosi della Roma nel 2005 e ripresa dai tifosi italiani durante il mondiale, gli azzurri conquistarono Berlino contro i galletti francesi. Sulla carta, la Nazionale italiana non era la favorita: l'Argentina aveva campioni come Crespo, Tevez, Cambiasso, Messi; il Brasile aveva in attacco il poker d'assi Kakà-Ronaldo-Adriano-Ronaldinho; la Francia il talento cristallino di Zinedine Zidane, la leggiadria di Henry, Vieira, Makelele; la Germania aveva Ballack, Schweinsteiger, Klose, Kahn, Lahm... Insomma, l'Italia partiva non tra le favorite. Alla prima partita gli azzurri surclassano il Ghana, mentre nella seconda trovano un'ostacolo duro come gli USA e la partita finisce in pareggio. La partita decisiva è quella contro la Repubblica Ceca, e l'Italia trova un protagonista improvviso, Marco Materazzi, che segna il gol del vantaggio, poi consolidato dalla rete di pura grinta di Super Pippo Inzaghi, che segna dopo una discesa solitaria da metà campo, dopo aver superato Cech. L'Italia ipoteca il passaggio del turno e trova agli ottavi l'Australia di Guus Hiddink, l'ex allenatore della Corea del Sud che aveva eliminato l'Italia nel 2002. La partita sembra facile, ma si rivela un calvario, anche per l'espulsione di Materazzi che costringe l'Italia in 10. Quando sembra tutto finito, comincia il Mondiale splendido di Fabio Grosso, un giocatore che ha fatto la sua fortuna con questo mondiale. A partita ormai finita trova l'energia per effettuare una perentoria discesa sulla fascia sinistra, subendo fallo in area. L'arbitro fischia fallo, e Francesco Totti si reca sul dischetto. Quanti di noi hanno sperato che non facesse il cucchiaio? Invece no, Totti spara un missile che si infila alle spalle di Schwarzer, qualificando l'Italia ai quarti di finale, dove gli azzurri trovano e battono l'Ucraina, con doppietta di Toni e gol di Zambrotta. In semi-finale la Germania, i padroni di casa, gli eterni rivali. Non è una partita come le altre, e lo sanno anche i tedeschi: per giorni, prima della partita, i giornali tedeschi prendono in giro gli italiani, dandogli di pizzaioli, mafiosi ecc ecc, tutte le solite offese da crucchi idioti. La partita si gioca al Westfalen Stadion di Dortmund, dove i tedeschi non hanno mai perso. I crucchi sono carichi e fanno loro la p... Read the whole post... |
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